Recensione Saucony Peregrine 6.0

saucony Peregrine 6 men

Appena presa in mano la nuovissima scarpa da trail running Saucony Peregrine 6 (disponibile sull’e-commerce di Mud and Snow, sia per uomo sia per donna) appare molto leggera per essere un modello da trail, pesa infatti solo 266 gr; la suola non è Vibram ma sembra comunque che abbia un grip ottimo, è costruita con canalini e denti aggressivi e belli da vedere , ma saranno anche efficaci sui sentieri?

Lo scopriremo presto, il test inizia!

L’intersuola è in “EVERUN”, una tecnologia che assicura un aumento significativo di ammortizzamento rendendolo più fluido ed efficace per tutta la durata della vita della scarpa, con una netta riduzione dei picchi di pressione sul tallone.

saucony Peregrine 6 suola

L’EVERUN nella Peregrine non forma tutta l’intersuola della scarpa ma è inserito per uno spessore di 4 mm nella zona tallonare (la Heel Topsole), il resto dell’intersuola è in SSL (Saucony Superlight Eva), una speciale mescola di EVA soffiata, 15% più leggera di quella classica.

La scarpa presenta una grande flessibilità probabilmente grazie alle lamelle sull’avampiede (Tri Flex Outsole) che si flettono senza cedere alla pressione e donano una maggiore superficie di appoggio e una maggiore forse propulsiva. Il peso è ridotto ma la suola robusta e l’ammortizzazione la rende un prodotto interessante per tutte le distanze.

Appena indossata per camminare risulta subito comoda anche per chi ha la pianta larga ma al tempo stesso fasciante. Questa caratteristica è ottima quando il piede nelle discese tende a non avere un appoggio preciso: in questo caso al posto delle comode scarpe a “pantofole” meglio una scarpa che guidi con precisione ogni tuo passo pur dando al piede il giusto spazio che richiede nelle lunghe percorrenze.

Indossata per un primo test in una giornata di pioggia e fango si scopre subito un gran potenziale in questa nuova edizione della Peregrine.

I canalini profondi nella suola non stanno li per bellezza come in tante scarpe , ma scaricano acqua e fango rapidamente. In condizioni di eccessivo fango una scarpa da strada o una da fuoristrada con suola liscia per assurdo può essere una soluzione migliore che una scarpa da trail con tacchetti finti che accumulano terra sotto i piedi facendoli diventare due mattonelle; quelli della Peregrine 6 non sono così.

Gli intagli sono ad angolazioni opposte per favorire all’occorrenza il grip in salita o in discesa, sulle pietre bagnate la mescola della scarpa tiene bene e in discesa l’intersuola EVERUN ammortizza anche meglio di come si poteva ipotizzare al tatto.

La nuova suola Powertrack è rigida ma flessibile all’occorrenza per la trazione ; non fa sentire gli ostacoli sotto di lei per effetto della tecnologia la EBO (External bedrock outsole) che protegge da sassi e terreni sconnessi.

La punta risulta abbastanza protettiva ma non troppo rigida e in cima ad essa sono posti gli ultimi tacchetti per i pendii più ripidi.

La dinamicità e la trazione dell’avampiede fa perdere poca spinta e secondi preziosi rispetto una scarpa da strada, al test è risultata una scarpa molto reattiva, anche sull’ asciutto, su sassi, erba e foglie la scarpa fa il suo dovere.

Il Drop tra avampiede e tallone è di soli 4 mm . Questo cosa vuol dire? Che chi ne ha per andare forte può sfruttare questo vantaggio spingendo con l’avampiede, ma anche gli atleti più lenti con appoggio di tallone potranno contare sulle tecnologie illustrate prima, che rendono la corsa in ogni situazione confortevole.

saucony Peregrine 6 tallone

La Saucony Peregrine 6 è quindi consigliata ad una vasta gamma di atleti , dal più veloce e leggero che corre sull’avampiede a quello un pò più pesante o lento che ha bisogno di ammortizzazione nel tallone .

Infine la pellicola FlexFilm sulla tomaia, oltre che confortevole è molto più protettiva del modello precedente che tendeva col passare dei chilometri a cedere all’esterno; la tomaia è molto traspirante e all’interno il piede, grazie al materiale utilizzato Run Dry, rimane asciutto, evacuando velocemente il sudore e l’eventuale pioggia.

Non risulta avere inserti riflettenti al buio.

Test eseguito dal 27 Febbraio all 12 Marzo 2016: 90km 2000d+ 50% single track 30% prati e forestali 20% asfalto 

Tester: Gianluca Di Meo (Atleta Team Mud and Snow)