Topo Runventure 2

Topo Runventure 2 – Scarpe da Trail Running

Il nostro “Guest Tester”, Gianluca Gaggioli, ci racconta della sua esperienza con le scarpe da trail running – Topo Runventure 2

Le scarpe da trail running Topo Runventure 2 sono uno dei pochissimi modelli con struttura a tallone flessibile in Elastane e da una suola con drop zero.

Le scarpe da trail running Topo Runventure 2 sono uno dei pochissimi modelli con struttura a tallone flessibile in Elastane e da una suola con drop zero.

Dati tecnici:

  • Peso: 260gr
  • Differenziale: 0mm (19mm di intersuola/suola)

Ho seguito Topo Athletic dal suo nascere, nel 2013; un progetto nato dalla mente di Tony Post, ex Rockport, ex presidente Vibram USA, dove ha contribuito al progetto Fivefingers; uno che quando si mette idea di far impresa, ci riesce.

Per un praticante del barefoot style la cosa non poteva passare inosservata.

Topo Athletic ha già avuto diversi riconoscimenti da riviste di trail running e siti di settore d’oltreoceano. Ben giustificati: Topo Athletic non si limita a fare scarpe “mimimaliste”, anzi, il loro catalogo di scarpe da running presenta diversi modelli che hanno come caratteristica fondamentale quella di proteggere e rendere migliore la vita dei piedi nell’attività atletica, a partire da un tratto fondamentale che li accomuna tutti: la forma della tomaia, il cosiddetto “shape”.

 

Lo “shape” Topo

Lo “shape” della tomaia non è certo qualcosa di rivoluzionario, qualcosa di nuovo: chi avrà avuto modo di provare scarpe come Merrell Trailglove, proverà le stesse sensazioni di calzata perfettamente fasciante su tutto il piede, e che lascia alle dita dei piedi lo spazio giusto. Chi avrà provato le scarpe da trail – Altra, troverà meno spazio per le dita dei piedi (in questo caso forse eccssivo), ma anche una scarpa che è meno voluminosa, specialmente in zona all’avampiede. E potrà indossare lo stesso numero di taglia che usa normalmente con altre marche.

WARNING: se provate scarpe Topo, e vi ci trovate subito bene, difficile tornare indietro…

La scarpa da trail Topo Runvenuture

La Topo Runvenuture è alla sua seconda edizione, e cambia drasticamente rispetto alla precedente versione, adottando la piattaforma “drop zero” della ST-2 (prima invece era una drop 3mm), scarpa di cui può considerarsi la versione adatta all’off-road.

Un scarpa da trail running che si può usare per qualsiasi tipo di allenamento, a qualsiasi ritmo. Di corsa. Non è una scarpa da ritmo "tapasciata": tenetelo presente, è una scarpa da corsa.

Un scarpa da trail running che si può usare per qualsiasi tipo di allenamento, a qualsiasi ritmo. Di corsa. Non è una scarpa da ritmo “tapasciata”: tenetelo presente, è una scarpa da corsa.

Giusto quindi raccontare un po della ST-2, l’unica scarpa ormai con cui corro su strada, alternandola alle Fivefingers.

Perché dopo averle provate, ho dato via le altre ottime stradali che usavo (Saucony Type A7 e Asics Hyperspeed 6) perché nelle ST-2 ho trovato la scarpa ideale per quanto riguarda caratteristiche di calzata, traspirazione e comportamento dell’intersuola: reattiva, molto flessibile, che non interferisce in alcun modo col movimento del piede; e che volendo si comporta bene anche in versione rullata, purché sviluppata a buon ritmo, non certo a passi sopra i 5″/km….

Un scarpa totale – fatta per correre

Un scarpa che si può usare per qualsiasi tipo di allenamento, a qualsiasi ritmo. Di corsa. Non è una scarpa da ritmo “tapasciata”: tenetelo presente, è una scarpa da corsa.

Ecco, quindi La Runventure 2, che ricalca perfettamente la forma della tomaia della ST-2; chi l’ha provata non sentirà differenze di calzata tra le due; è stato cambiato il tessuto mesh che, per quanto più resistente, risulta ancor più morbido al tatto ed anche più traspirante; la scarpa inoltre adesso è più “ariosa”, grazie alla riduzione dei layer sintetici di rinforzo. Ne ha giovato anche il look, che adesso sembra molto più moderno.

Le Topo Runventure 2 scarpa da trail running - può essere portata senza calzini.

Le Topo Runventure 2 scarpa da trail running – può essere portata senza calzini.

I cambiamenti

Contrafforte tallonare

Il contrafforte tallonare, anche qui privo di conchiglia interna/esterna di rinforzo strutturale, è costruito con tessuto in neoprene, veste perfettamente intorno al piede, come un guanto; vi è stato aggiunto un pad di tessuto spugnoso, nella parte posteriore, quella a contatto col tendine, giusto per migliorare la tenuta in considerazione dell’uso più “acrobatico” dell’off-road. Pad per niente invasivo, impercettibile, ma effettivamente funzionale!

La scarpa può essere portata senza calzini.

Intersuola

L’intersuola, come già accennato in merito alla ST-02, ha grandi proprietà di reattività e flessibilità, e fa di questa scarpa un mezzo adatto per affrontare percorsi con fondi sconnessi. La scarpa pesa 260gr, ma sembrano di meno.

Placca antishock

Al fine di proteggere il piede dalle asperità del fondo, è stata saggiamente inserita una placca antishock tra la suola e l’intersuola; ma adesso, rispetto alla precedente versione, questa è limitata solo alla parte dell’avampiede.

Devo ammettere che, per quanto io sia un amante del barefoot e delle sensazioni, e la ST2 mi piacesse anche sui sentieri, l’adozione del rockplate – e la presenza di una più consistente suola – diminuisce si la sensibilità col terreno, ma migliora parecchio la vita del piede! che comunque rimane sensibile, anche se, il rockplate, diminuendo la capacità di copiare il fondo, diminuisce un pò il controllo in situazioni critiche.

Ovvero: mettendo il piede su un punto in cui, da una parte c’è un sasso e dall’altra no, sentirete questa differenza nell’appoggio, ma la scarpa non risponderà flettendosi a copiare questa situazione, perchè resa trasversalmente rigida dalla placca. Comunque, la capacità reattiva dell’intersuola, permette di “saltare” oltre l’ostacolo.

Ma quando questa cosa mi è successa su un single-track in piano – piuttosto che in una discesa acrobatica – dove il fondo era bello livellato ed io correvo spensierato da qualche minuto.. Ecco che quella poca attenzione mi ha reso incapace di reagire a quel singolo fottuto sasso che ho preso poco sotto il pollice! Se già l’avessi preso sotto al pollice stesso, quella scalanatura sulla suola, che rende un pò più flessibile quella zona, avrebbe permesso di correggere “in automatico” l’appoggio..

Invece sono miseramente caduto.

Ho voluto spiegare questa cosa perché da “barefoot runner”, abituato a percepire il fondo, sento certe differenze in fase di appoggio, specialmente con l’avampiede. Cose che un tempo – come chi è abituato a normali scarpe da trail – non sentivo affatto…

Se invece siete abituati a poggiare con il tallone, potete benissimo farlo, anche se questa scarpa è una drop zero, ha 19mm di intersuola, la fase di ammortizzazione è buona. Non ci conterei però per ultra distanze… io ci ho fatto un lungo di 38km e gli ultimi 5 km – quando è sopravvenuta la stanchezza ed è risultato difficile correre d’avampiede/meso-piede, e ho iniziato a correre rullando, mi ci son trovato bene. Ma non penso che avrei percorso tutti quei km senza arrivare stanco e sofferente al tallone e alle ginocchia…

La suola

La suola, riprende quasi completamente quella della versione precedente, presenta delle modifica nella parte del tallone, dove è stata “divisa” in placche indipendenti, e nella parte mediale, dove l’intersuola ne è quasi del tutto priva. Così facendo si è voluto aumentare la capacità della scarpa di copiare il fondo in fase di appoggio mediale – aumentando così la tenuta della scarpa!

I tasselli

I tasselli sono abbastanza profondi e presentano il tipo profilo pro corsa nella parte anteriore, pro-controllo nella zona del tallone. Scarpa abile per fondi secchi e friabili o duri, e per fondi morbidi, umidi. Nel fango ci si impantana, come normale che sia. Sulla roccia bagnata occorre la solita cautela.

Insomma, una scarpa che dà il meglio di se in gara /allenamento veloce, su corte/medie distanze, per i più, ma che non disdegna lunghe distanze anche a passo tranquillo.

Ottima compagna per chi vuole continuare a lavorare barefoot sui sentieri, passando dalle fivefingers, e non avendo ancora la sicurezza di poter sopportare il fondo, e/o la lunghezza con quelle calzature.

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